Davide De Benetti
5/5
Esperienza complessivamente soddisfacente, eccetto alcuni dettagli che spiegherò dopo.
Nonostante la posizione non proprio comoda, trovare l'hotel è stato abbastanza facile con l'utilizzo di Maps.
Ad accoglierci un giovane ragazzo disponibile, svelto e anche molto carino.
Entrando in stanza l'arredo era minimale, a parte per un bigliettino lasciato sopra uno dei cuscini, illeggibile, forse sbiadito dal passare dei secoli.
Entrati in bagno si poteva sentire distintamente il gocciolare del lavandino, il quale perdeva uno strano liquido rosso-marroncino e viscoso (forse ruggine?).
Impegni personali mi hanno fatto poi uscire dalla stanza, e ovviamente non starò a spiegare cosa mi ha trattenuto fino a tardi, basti sapere che l'orario del mio rientro si aggira verso l'1 di notte.
Con mia sorpresa il ragazzo alla reception era un po' diverso, la luce soffusa della luna si rifletteva sul pallore candido del suo viso, e ancora prima di darmi la chiave della stanza ci ha tenuto a rimarcare, con una certa repulsione, l'odore di aglio che veniva dal mio alito (potenzialmente colpa del kebab appena mangiato, vista la tarda ora).
Prima di rientrare in stanza iniziarono gli eventi più degni di nota:
Un cane randagio di media taglia attraversò il corridoio con passo flemmatico per poi arrivare all'altra estremità e fare retro-front in modo ripetuto per una decina di minuti, stanco di questo spettacolo, andai in stanza.
Aperta la porta mi accorsi subito del forte odore sulfureo e della finestra sul lato del letto spalancata (chiamatemi paranoico, ma non notai segni di scasso o forzature).
Per scacciare la sensazione di essere osservato, decisi di chiamare J.D., per parlare di "affari". Purtroppo però la nostra proficua conversazione venne interrotta da un forte rumore accusato dal mio interlocutore, il quale decise di abbandonare in fretta la chiamata.
Stanco dalla pesante giornata, decisi che era il momento di rilassarsi con una doccia calda, tuttavia fui impossibilitato nel raggiungimento del massimo relax, poiché il box doccia era già occupato da uno strano bozzolo grigiastro, pendente dal soffitto, e dalle sembianze vagamente umanoidi.
Feci qualche passo indietro, ma lo spettacolo dell'orrore non finì qui:
Rapidi movimenti spastici e sempre più violenti anticiparono l'uscita di un volto dal bozzolo che sempre più andava a squamarsi.
Nessuno show sul paranormale avrebbe mai potuto prepararmi ad una vista del genere: 190 centimetri circa di pura ferocia, ricoperta di squame, e armata di denti e talmente tanti occhi che le stelle nel firmamento impallidirebbero, capaci di scrutare anche il mio segreto più nascosto e perverso.
Con le gambe tremanti mi scagliai fuori dal bagno, invano, poiché le chilometriche braccia dell'essere furono più veloci di me, e con la forza che può appartenere solo ad un semidio antico fui scaraventato sulle fredde mattonelle della doccia.
Ormai datomi per spacciato, e con i sensi che mi stavano abbandonando, provai il più forte senso di sollievo nel vedere il volto del caro ragazzo della reception, agghindato di mantello e con prosperosi canini sporgenti dal suo volto ormai quasi irriconoscibile.
Poco prima che i sensi mi abbandonassero completamente potei assistere alla sconfitta dell'essere:
I denti affilati del ragazzo scavarono in profondità le carni putrefatte della creatura portandola in fin di vita.
Il resto della vicenda nella mia mente è troppo offuscato per potervene dare un resoconto veritiero, ciò che conta è il fatto che mi svegliai la mattina seguente col cinguettare degli uccellini ad augurarmi buongiorno.
Preparatomi per il check-out sistemai la stanza e, chiusa la porta a chiave, andai a fare colazione, fornita di cornetti veramente molto fragranti e caffè caldo in abbondanza.
Una volta consegnate le chiavi e salutato, con un certo senso di gratitudine, il ragazzo della reception, mi caricai lo zaino in spalla e mi lasciai indietro questo piacevole pernottamento.
Ottima opzione per chi è di passaggio a Milano, lo consiglierò ad amici e parenti.
P.S.: J.D. se stai leggendo, chiamami.